La stagione del freddo e l’insorgere dei disturbi stagionali
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La stagione del freddo e l’insorgere dei disturbi stagionali

 

In pieno inverno sembra impossibile evitare le cosiddette "malattie da raffreddamento".

Freddo e raffreddore hanno in effetti la stessa radice etimologica, e senz'altro esiste una correlazione, tra i malanni di stagione e l'abbassarsi delle temperature. Una correlazione però non "diretta". Il comune raffreddore infatti non è conseguenza di un "colpo di freddo", ma è una patologia virale a carico delle prime vie respiratorie, naso e gola, causato da oltre 200 differenti virus, di cui i più comuni sono i rhinovirus, e che si trasmette attraverso il contatto con una persona già raffreddata. L’infezione viene trasmessa prevalentemente per via aerea attraverso tosse e starnuti, e poiché molti virus del raffreddore resistono fino a 18 ore fuori da un organismo, anche l'ambiente in cui ci muoviamo può restare infetto per diverse ore, soprattutto se non ne aeriamo i locali. Come tutte le infezioni delle vie aeree superiori, però, anche il raffreddore -o, meglio, il rhinovirus-, prospera e si diffonde con molta facilità da un soggetto all'altro proprio in inverno, e ciò, probabilmente, è dovuto sia al fatto che la temperatura più bassa abbassa anche le nostre difese immunitarie, andando contemporaneamente ad inibire la motilità delle ciglia delle vie respiratorie, quelle strutture che permettono di espellere le goccioline virali, ma anche perché il virus del raffreddore si replica con maggior facilità in determinate condizioni di temperatura (inferiori ai 36-37°C della temperatura interna dell'organismo umano) e di umidità. Alcune ricerche hanno inoltre recentemente messo in luce una correlazione fra il calo del livello di vitamina D, livello che in inverno è più basso alle nostre latitudini perché ci esponiamo meno alla luce solare, e la minore resistenza del sistema immunitario, che così avrebbe meno difese contro virus e batteri. Nei mesi invernali, inoltre, si vive più spesso in ambienti chiusi e affollati, dove il ricambio dell’aria è meno frequente. Il riscaldamento, infine, spesso a temperature troppo alte, rende l’aria piuttosto secca, rendendo le mucose delle alte vie respiratorie meno idratate e reattive, senza dimenticare il fatto che la permanenza in ambienti affollati facilita la diffusione e la circolazione dei virus.

Tra le buone abitudini che ci aiutano a "dribblare" i virus del raffreddore e dei malanni stagionali, alcuni consigli pratici e di buon senso: lavarsi spesso le mani, cercare di evitare il più possibile ambienti chiusi e troppo frequentati, mantenere un adeguato grado di umidità e temperatura (mai troppo alta) a casa e in ufficio, mangiare in modo sano e vario non facendosi mai mancare il giusto apporto di vitamine e sali minerali e restando sempre ben idratati, dormire una quantità di ore adeguata, fare sport all'aria aperta con regolarità e frequenza in base alle nostre caratteristiche fisiche... Tutte abitudini che mantengono sano e performante il nostro sistema immunitario, aiutandoci a contrastare gli attacchi virali tipici della stagione fredda. Ma se, nonostante queste precauzioni, dovessimo comunque contrarre tosse e raffreddore, oltre a sospendere momentaneamente le attività più impegnative per riposarci e stare al caldo, potremmo ricorrere ad integratori naturali che siano composti da principi attivi in grado di rinforzare le difese immunitarie e tenere ben idratate le mucose di naso e gola: estratti di erbe balsamiche, quali la Propoli, un efficace antisettico, la Calendula, lenitiva, il Ribes, antinfiammatorio ed immunostimolante naturale, il Timo che favorisce la fluidità delle secrezioni bronchiali, ma anche l'Erisimo, pianta dalle virtù emollienti e mucolitiche, che, magari in sinergia reciproca, favoriscano la funzionalità della mucosa orofaringea ed il tono della voce.

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